...pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra. Fabrizio De André, Amico fragile
Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli, prostitute e persone spesso ai margini della società, e sono state considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere inserite nelle antologie scolastiche.
Era conosciuto anche come
Faber, soprannome datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio e derivante dalla sua predilezione per i pastelli della Faber-Castell.
In quasi 40 anni di attività artistica, De André ha inciso tredici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi ripubblicate in varie antologie.
Di simpatie politiche anarchiche, libertarie e pacifiste, è stato anche uno degli artisti che maggiormente ha valorizzato la lingua ligure ed esplorato, in misura minore, il sardo gallurese e il napoletano.
La popolarità e l'alto livello artistico del suo canzoniere hanno spinto alcune istituzioni a dedicargli vie, piazze, parchi, biblioteche e scuole subito dopo la sua prematura scomparsa.
Descrizione di Wikipedia (articolo originale)
Questo, di andare su Fabrizio de Andre', e' un bel colpo.
Ti segnalo:
- Bocca di rosa
- Il testamento
- Via del Campo
- La guerra di Piero
- Re Carlo torna dalla battaglia di Poitiers
- Amore che vieni, amore che vai
- La canzone di Marinella, ecc. ecc.
A te la palla! ↩ Rispondi