Lorenzo S
commento inviato 9 anni fa
Canta il tema del conflitto religioso nell'Irlanda del nord.
Bellissima canzone in tutto e per tutto.
La cantante del gruppo irlandese, Dolores O'Riordan, e' la mia preferita insieme ad Annie Lennox ed e' bravissima e bellissima (un piacere per l'udito e la vista).
I Cranberries hanno venduto oltre 50.000.000 di dischi in tutto il mondo.
Bravi!
↩
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Federica
commento inviato 10 anni fa
È molto bella ma soprattutto le parole che dice o meglio che denuncia la cantante con un grido, un lamento sono vere e lo sono ancora oggi!
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Mauro Settimi
commento inviato 10 anni fa
Perlomeno non traducete guns con pistole! Almeno questo! Guns significa anche e soprattutto fucili. Ce le vedete due fazioni contrapposte combattersi a pistolettate? I combattenti dovrebbero arrivare a pochi metri l'uno dall'altro per potersi colpire. In guerra si è sempre usato il fucile, anche mitragliatore, perché si può colpire il combattente opposto da una certa distanza.
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Sarettagraziolina
commento inviato 11 anni fa
Io questa canzone la devo suonare alla fine dell'anno per una recita scolastica e la adoro...tranne il video che è un po deprimente :'(
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Cècile
commento inviato 20 anni fa
è una splendida canzane, con musica e parole molto dure,vere e con un ritmo ke ti stringe il coure anche grazie alla splendida voce della cantante
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Donatella La Rocca
commento inviato 9 anni fa
Questa canzone è veramente bellissima, orecchiabile e significativa. Credo sia una delle mie canzoni preferite, in particolare per la traduzione...
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Miki
commento inviato 10 anni fa
Parole forti, con una gran bella musica ad accompagnarle. Inoltre parla di un argomento che è attualissimo. Alcuni errori sia nel testo che nella traduzione
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Silvia
commento inviato 11 anni fa
mi pare ci sia un errore nel testo proprio all'inizio: nella seonda riga, "child is slowly taken", non "lowly", pertanto anche la traduzione in qyel punto è errata. E poi manca un pezzo......
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Cattia Salto
commento inviato 9 anni fa
Questo commento ha ricevuto troppi commenti negativi.Mostra comunqueTRADUZIONE ITALIANO DI CATTIA SALTO
Un’altra testa si reclina, un bambino muore lentamente e la violenza causa un tale silenzio(1) Chi (è stato, oppure chi è morto), siamo noi che abbiamo sbagliato?(2) Beh vedi non sono io, non è la mia famiglia(3), è nella tua testa che stanno combattendo(4), con i loro carri armati, le bombe e i fucili(5), è nella tua testa che stanno gridando(6)! Ehi zombi ma cosa c’hai in testa? A un’altra madre è stato strappato e frantumato il cuore, quando la violenza causa il silenzio, ci siamo per forza sbagliati! E’ la stessa vecchia storia dal 1916(7), è nella tua testa che si sta ancora combattendo, nella tua testa che stanno morendo. NOTE
Victims1) uno dei due bambini non muore sul colpo, Tim Parry muore dopo cinque giorni di coma (i genitori danno il consegno per spegnere le macchine che lo tenevano in uno stato vegetativo), però qui Dolores accosta tre parole, che sono parole forti, bambino, violenza e silenzio: la violenza ha causato la morte di un bambino e al suo posto ora c’è solo il silenzio, ci si immedesima immediatamente nel dolore della madre e si sente così tutto il peso di quel silenzio inteso come vuoto. La gente però non è rimasta in silenzio, ci sono state numerosissime manifestazioni di piazza in tutta Irlanda. Non sono mancate ovviamente le polemiche: chi ha marciato e mandato fiori per i bambini cattolici dell’Irlanda del Nord?
2) la frase è un po’ ambigua, ma concordo che il modo più corretto per tradurla è “Who? Are we mistaken?” La questione è controversa ma pare che l’IRA avesse avvertito la polizia delle bombe e quindi moralmente non si riteneva responsabile di quelle morti: così l’errore è venuto dalla polizia inglese che non aveva messo in atto un preciso e adeguato stato di allerta.
3) qui Dolores sembra riprendere una frase di Susan McHugh, fondatrice di “Peace ’93”, una semplice casalinga dublinese, madre di due figli “L’IRA non ha ucciso un bambino di tre anni in mio nome o nel vostro nome. Voglio dire al mondo che non hanno ucciso un bimbo di tre anni nel nome dell’ Irlanda“. Altri interpretano la frase come una continuazione della frase precedente in cui per l’appunto l’IRA non è disposta a prendersi la colpa delle morti
4) “è nella tua testa che si combatte“: è questa la frase più dibattuta e che si è prestata a molte interpretazioni, sicuramente una frase che è come una mitragliata, accentuata dal suono “grunge” della musica, con la parola “head” ripetuta ossessivamente: la questione irlandese si è trasformata in una guerra che ha ragione di esistere nella testa di pochi, coloro che sono stati trasformati in zombi dall’odio. Dolores molto probabilmente voleva denunciare la trasformazione in zombi di coloro che, assuefatti alla violenza, vivevano con il cervello scollegato dal resto del corpo.. morti viventi, ossia uomini manipolati e controllati dalla spietata divinità guerriera e dai suoi servitori sguinzagliati per la terra in veste di uomini senza scrupoli. Zombi sono anche i tossici che vivono, privati della loro volontà dalla droga, solo per morire (e nel frattempo trasformano in spazzatura tutto quello che toccano, a cominciare dai sentimenti e dai rapporti umani). Così tutti gli uomini asserviti alla divinità immortale della guerra sono zombi, morti viventi che si nutrono del cervello degli altri uomini, quelli che sono veramente vivi, per azzerare ogni sentimento, emozione, sensibilità umana verso l’amore, la solidarietà, l’empatia, la gioia di vivere (tolleranza, comprensione, cooperazione..).
5) c’è chi vede nella frase una citazione della canzone scritta da Phil Coulter e dedicata alla sua città Derry, altro luogo cruciale del conflitto nordirlandese. “With their tanks and their guns, oh my God, what have they done” (vedi) altri trovano dei parallelismi con “Johnny, I hardly knew ye” (vedi), canzoni che l’autrice ben conosceva come suo irish-background
6) nella seconda ripetizione dice invece “dying”
7) la rivolta di pasqua del 1916 a Dublino, segna l’inizio del conflitto armato nel nuovo secolo: civili uccisi negli scontri, giovani vite troncate, i capi della rivolta condannati per il modo in cui hanno difeso o combattuto per le loro idee.
ulteriori osservazioni http://terreceltiche.altervista.org/zombie/
↩
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Bellissima canzone in tutto e per tutto.
La cantante del gruppo irlandese, Dolores O'Riordan, e' la mia preferita insieme ad Annie Lennox ed e' bravissima e bellissima (un piacere per l'udito e la vista).
I Cranberries hanno venduto oltre 50.000.000 di dischi in tutto il mondo.
Bravi! ↩ Rispondi
Child is taken over - testo sbagliato: non è child ma heart ↩ Rispondi
Questo commento ha ricevuto troppi commenti negativi.Mostra comunque TRADUZIONE ITALIANO DI CATTIA SALTOUn’altra testa si reclina, un bambino muore lentamente e la violenza causa un tale silenzio(1) Chi (è stato, oppure chi è morto), siamo noi che abbiamo sbagliato?(2) Beh vedi non sono io, non è la mia famiglia(3), è nella tua testa che stanno combattendo(4), con i loro carri armati, le bombe e i fucili(5), è nella tua testa che stanno gridando(6)! Ehi zombi ma cosa c’hai in testa? A un’altra madre è stato strappato e frantumato il cuore, quando la violenza causa il silenzio, ci siamo per forza sbagliati! E’ la stessa vecchia storia dal 1916(7), è nella tua testa che si sta ancora combattendo, nella tua testa che stanno morendo. NOTE
Victims1) uno dei due bambini non muore sul colpo, Tim Parry muore dopo cinque giorni di coma (i genitori danno il consegno per spegnere le macchine che lo tenevano in uno stato vegetativo), però qui Dolores accosta tre parole, che sono parole forti, bambino, violenza e silenzio: la violenza ha causato la morte di un bambino e al suo posto ora c’è solo il silenzio, ci si immedesima immediatamente nel dolore della madre e si sente così tutto il peso di quel silenzio inteso come vuoto. La gente però non è rimasta in silenzio, ci sono state numerosissime manifestazioni di piazza in tutta Irlanda. Non sono mancate ovviamente le polemiche: chi ha marciato e mandato fiori per i bambini cattolici dell’Irlanda del Nord?
2) la frase è un po’ ambigua, ma concordo che il modo più corretto per tradurla è “Who? Are we mistaken?” La questione è controversa ma pare che l’IRA avesse avvertito la polizia delle bombe e quindi moralmente non si riteneva responsabile di quelle morti: così l’errore è venuto dalla polizia inglese che non aveva messo in atto un preciso e adeguato stato di allerta.
3) qui Dolores sembra riprendere una frase di Susan McHugh, fondatrice di “Peace ’93”, una semplice casalinga dublinese, madre di due figli “L’IRA non ha ucciso un bambino di tre anni in mio nome o nel vostro nome. Voglio dire al mondo che non hanno ucciso un bimbo di tre anni nel nome dell’ Irlanda“. Altri interpretano la frase come una continuazione della frase precedente in cui per l’appunto l’IRA non è disposta a prendersi la colpa delle morti
4) “è nella tua testa che si combatte“: è questa la frase più dibattuta e che si è prestata a molte interpretazioni, sicuramente una frase che è come una mitragliata, accentuata dal suono “grunge” della musica, con la parola “head” ripetuta ossessivamente: la questione irlandese si è trasformata in una guerra che ha ragione di esistere nella testa di pochi, coloro che sono stati trasformati in zombi dall’odio. Dolores molto probabilmente voleva denunciare la trasformazione in zombi di coloro che, assuefatti alla violenza, vivevano con il cervello scollegato dal resto del corpo.. morti viventi, ossia uomini manipolati e controllati dalla spietata divinità guerriera e dai suoi servitori sguinzagliati per la terra in veste di uomini senza scrupoli. Zombi sono anche i tossici che vivono, privati della loro volontà dalla droga, solo per morire (e nel frattempo trasformano in spazzatura tutto quello che toccano, a cominciare dai sentimenti e dai rapporti umani). Così tutti gli uomini asserviti alla divinità immortale della guerra sono zombi, morti viventi che si nutrono del cervello degli altri uomini, quelli che sono veramente vivi, per azzerare ogni sentimento, emozione, sensibilità umana verso l’amore, la solidarietà, l’empatia, la gioia di vivere (tolleranza, comprensione, cooperazione..).
5) c’è chi vede nella frase una citazione della canzone scritta da Phil Coulter e dedicata alla sua città Derry, altro luogo cruciale del conflitto nordirlandese. “With their tanks and their guns, oh my God, what have they done” (vedi) altri trovano dei parallelismi con “Johnny, I hardly knew ye” (vedi), canzoni che l’autrice ben conosceva come suo irish-background
6) nella seconda ripetizione dice invece “dying”
7) la rivolta di pasqua del 1916 a Dublino, segna l’inizio del conflitto armato nel nuovo secolo: civili uccisi negli scontri, giovani vite troncate, i capi della rivolta condannati per il modo in cui hanno difeso o combattuto per le loro idee.
ulteriori osservazioni http://terreceltiche.altervista.org/zombie/ ↩ Rispondi