Alessandro67
commento inviato 8 anni fa
Ecco il testo di questo capolavoro di Battisti - Mogol
Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati!
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero e coi fiori non ancora appassiti
All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi: "perché non parli?"
Che anno è, che giorno è
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell'anima in fondo all'anima
cieli immensi, e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è.
I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco ad un tratto dicesti: "tu muori"
Se mi aiuti son certa che io ne verro fuori!
Ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri
Che anno è, che giorno è
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell'anima in fondo all'anima
cieli immensi, e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è.
↩
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Alef
commento inviato 7 anni fa
@Pietro...non ho capito a quale mio commento ti riferisci.
Comunque di Battisti...de gustibus , ma francamente di brani migliori nel repertorio di Battisti ce sono assai. E il binomio con Mogol lo preferisco rispetto a quello con Panella.
Buona giornata
↩
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Francesca
commento inviato 7 anni fa
Una canzone che esprime vari sentimenti...mi rimarrà nel cuore per tutta la vita anche perché per la mia mamma è stata la sua canzone: perché con questa lei VOLEVA CANTARE ALLA VITA quasi l'avesse scelta per poter restare ancora ancora ad essa...è stata la canzone che le ha concesso di varcare il confine..il rit.poi è come.una fotografia di lei
↩
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Alef
commento inviato 8 anni fa
Dopo quasi 45 anni è sempre fresca e bella come poche altre canzoni.
Le genialità di due grandi artisti l'hanno resa un evergreen. Oltre le mode gli stili e il tempo.
↩
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Dotti,medici E Sapienti (ls)
commento inviato 8 anni fa
BENTORNATA!!!
F.to il tuo fan LS.
Solo una persona molto intelligente poteva commentare "I Guardini di marzo".
Voto: 10!
Trovi il mio ultimo commento sulla pagina dedicata a "L'anno che verrà" di Lucio Dalla.
Ieri era il 4/03/1943.
C'è un articolo interessante su di lui e l'ingratitudine dei suoi parenti (tesi solo a impadronirsi dei suoi soldi e che se ne fregano del museo a Bologna in suo onore) su Repubblica di oggi, nella cronaca di Bologna.
Io sono ancora nel tunnel e non so se risorgerò per Pasqua (nel mio piccolo).
La mia croce la sto portando ancora.
↩
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Alessandro67
commento inviato 9 anni fa
@Ronoa Zoro la musica è di Battisti ma il testo è di Mogol assieme a Migliacci il miglior paroliere italiano. Nessuno aveva scritto testi del genere prima.
↩
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Pietro
commento inviato 8 anni fa
Come per " Let il be" dei Beatles, il capolavoro finale
ed è meglio così, altrimenti sarebbe andato tutto rovinato.
↩
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Alef
commento inviato 8 anni fa
@Pietro...ognuno ha un parere soggettivo a riguardo.
Perché il nostro caro angelo Lucio dopo questo brano estratto da uno dei primi album di capolavori anche più belli di questi ne ha oggettivamente fatti altri.
Saluti
↩
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Pietro
commento inviato 8 anni fa
Come per "Let it be" dei Beatles, il capolavoro finale
ed è meglio così, altrimenti sarebbe andato tutto rovinato.
↩
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Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati!
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero e coi fiori non ancora appassiti
All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi: "perché non parli?"
Che anno è, che giorno è
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell'anima in fondo all'anima
cieli immensi, e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è.
I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco ad un tratto dicesti: "tu muori"
Se mi aiuti son certa che io ne verro fuori!
Ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri
Che anno è, che giorno è
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell'anima in fondo all'anima
cieli immensi, e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è. ↩ Rispondi
"Il gabbianone" scritto con Pasquale
Panella. ↩ Rispondi
Comunque di Battisti...de gustibus , ma francamente di brani migliori nel repertorio di Battisti ce sono assai. E il binomio con Mogol lo preferisco rispetto a quello con Panella.
Buona giornata ↩ Rispondi
Meglio allora "Il leone e la gallina ".
Ovvia! ↩ Rispondi
Le genialità di due grandi artisti l'hanno resa un evergreen. Oltre le mode gli stili e il tempo. ↩ Rispondi
F.to il tuo fan LS.
Solo una persona molto intelligente poteva commentare "I Guardini di marzo".
Voto: 10!
Trovi il mio ultimo commento sulla pagina dedicata a "L'anno che verrà" di Lucio Dalla.
Ieri era il 4/03/1943.
C'è un articolo interessante su di lui e l'ingratitudine dei suoi parenti (tesi solo a impadronirsi dei suoi soldi e che se ne fregano del museo a Bologna in suo onore) su Repubblica di oggi, nella cronaca di Bologna.
Io sono ancora nel tunnel e non so se risorgerò per Pasqua (nel mio piccolo).
La mia croce la sto portando ancora. ↩ Rispondi
ed è meglio così, altrimenti sarebbe andato tutto rovinato. ↩ Rispondi
Perché il nostro caro angelo Lucio dopo questo brano estratto da uno dei primi album di capolavori anche più belli di questi ne ha oggettivamente fatti altri.
Saluti ↩ Rispondi
ed è meglio così, altrimenti sarebbe andato tutto rovinato. ↩ Rispondi