Valeria
commento inviato 9 anni fa
Il testo è poesia lieve ed evanescente come la figura di Ofelia che incede lenta e si allontana nella sera vestita di veli e di lunghi capelli sciolti al vento, il suo amore malato negli occhi persi. Guccini fa rivivere il malinconico personaggio di Shakespeare con dolcezza su un ritmo lieve e antico e ce lo dipinge come con un pittore su un drappo di seta. Da artista a tutto tondo che sa passare dal roboante, dall'ironico e scanzonato, all'impegnato, al colto, allo psicologico e, qui, all'intensa delicatezza poetica.
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