La Ziatta (La Tieta)
Francesco Guccini

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Jes commento inviato 9 anni fa La música trasciende todos los idiomas. Leo en vuestros comentarios lo mismo que yo he sentido al oír “la Tieta” cantada por Serrat en catalán. Qué bien expresan estas dos lenguas, el catalán y el modenés, un retrato increíblemente realista de un personaje que cobra vida, una anciana emiliana o catalana, o de cualquier otro país… Qué bien expresa la música la soledad, la nostalgia. Enorme artista, Serrat; magnífica interpretación de Francesco Guccini.
La música transcendeix tots els llenguatges. Quan he escoltat “la Tieta” en català sempre he sentit el mateix que expresseu en els vostres comentaris. Com de bé expressen aquestes dues llengües, el català i el modenese un retrat increïblement realista d’un personatge que pren vida, una anciana emiliana o catalana, o de qualsevol altre país... Com de bé expressa la música la soledat, la nostàlgia. Enorme artista, en Serrat; magnífica la interpretació d’en Guccini. Rispondi
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Alex commento inviato 10 anni fa Straordinaria!!!
Forse una delle canzoni più belle cantate da Guccini, malinconica, ma bella. Rispondi
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Guido commento inviato 12 anni fa quando la sento invariabilmente mi commuovo. Poesia pura che senza retorica sa evocare un ritratto intensissimo di donna anziana emiliana.
Un Guccini che usa il dialetto stretto e come miracolosamente il personaggio della zia prende vita che sembra di sentire il suo odore di cosa antica.Musica straordinaria nella sua serena malinconia. Rispondi
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Lino commento inviato 10 anni fa Anche io la prima volta che l'ho sentita ho intuito appena cosa dicesse ma mi ha portato alle lacrime . Un ritratto che con quattro colpi di pennello arriva fino all'anima. Rispondi
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Testi Tradotti commento inviato 14 anni fa En vordi un cazz! Rispondi
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Max commento inviato 11 anni fa La tarduzione è circa questa:
La sveglierà il vento di un colpo negli scuri.
È così largo e lungo il letto... E sono tanto fredde le lenzuole.
Con gli occhi mezzo chiusi cercherà un'altra mano
senza trovarne una, come ieri, come domani.
La sua solitudine è un amico di vecchia data
che conosce il suo corpo fino al palmo...
Ascolterà il miagolo di un gatto castrato e vecchio
che nelle sue ginocchia dorme le lunghe notti d'inverno.
C'è un breviario appoggiato sul tavolo
e un bicchiere d'acqua quasi vuoto quando si alza la Zietta.
Uno specchio vecchio ed incrinato gli ricorderà piano
come il tempo è passato, come volarono via gli anni!
Come si sono persi per le strade i sogni di giovinezza!
Quate ruche abbiamo, e gli occhi così diversi.
La portinaia, al suo passo, disegnerà un sorriso:
È l'orgoglio di quela che ha qualcuno che gli riscalda il letto.
Ogni giorno lo stesso: prendere l'autobus
per lavorare nell'ufficio di un avvocato pigro,
con cui, in altri tempi, lei si faceva la stretta.
Ma tanto tempo è passato che neanche lo riccorda la zietta.
Quella che sempre ha un piatto in più quando arriva natale.
Quella che non vuole nessuno se un giorno cade malatta.
Quella che non ha altri figli che quelli dei suoi fratelli.
Quella che dice: Va tutto bene. Quella che dice: Cosa importa!.
E la Domenica delle Palme comprerà al suo figlioccio
una grande palma lunga e un paio di scarpe nuove.
e nella chiesa, ambidue, faranno ciò che fa il prete
e loderano Gesù che entra a Gerusalemme.
Poi gli dara 50 soldi per metterli da parte:
Bisogna risparmiare del denaro, come sempre ha fatto la Zietta.
È un giorno dovrà morire, Come più o meno fanno tutti.
un l'influenza da niente è andrà in quel brutto posto.
Allora già avrà pagato un prete, la cassa, il fumerale e le messe di defunti
e i fiori l'accompagneranno nel suo triste supplizio.
Sono cose che la gente spesso dimentica,
e resteranno poi i fiori coi nastri neri e gialli,
e dietro,un vecchio amico scoperto un momento fa.
E una scritta che dice che è morta la signorina;
riposi in pace, Amen, e dimenticheremo la Zietta. Rispondi
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Testi Tradotti commento inviato 14 anni fa bella sì, ma che vordì? Rispondi
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Testi Tradotti commento inviato 14 anni fa Grandissimo brano di Serrat interpretato magistralmente da Guccini..Viva la bella musica Rispondi