Iciosuez
commento inviato 10 anni fa
Demis Roussos - It's Five o'Clock
Quando uscì It's Five o'Clock ero un ragazzo, cercavo di tradurre il testo della canzone dall'Inglese come esercizio linguistico utile alla materia scolastica stessa.
La fatica, causata da un uso intensivo del vocabolario, diventava un piacere perché il brano era particolarmente famoso e coinvolgente.
La melodia, costruita con assonanze folk greco-mediterranee, contrastava con il pop ed il rock anglosassone ed esprimeva una poesia, forse un po' nostalgica ma, musicalmente parlando, molto intensa.
Nel 1969 Il brano scalò rapidamente la vetta di Hit Parade, la mitica trasmissione radiofonica che veniva trasmessa ogni venerdì (mi pare alle 13.00) per radio da Lelio Luttazzi.
Quando scese dai primi posti della classifica rimase un Cult musicale anche negli anni successivi, perché era una musica senza tempo, merito soprattutto dell'esecuzione del cantante degli Aphrodite's Child, Demis Roussos e del tastierista Vangelis Papathanassiou, un "mostro sacro" del quale, a titolo di esempio, si può ricordare il tema principale del film "Momenti di gloria".
Il testo, cantato in Inglese per poter essere facilmente comprensibile a tutti, racconta dell'introspezione mentale di un uomo che si specchia nel vetro di una finestra, che fatica a riconoscere se stesso e che cammina da solo alle 5 del mattino per le strade di una città deserta alla ricerca di nuove speranze e di sogni da realizzare.
E' un bilancio della vita che, una volta tradotto il testo, mi fece riflettere molte volte sulla finalità della nostra esistenza, sulle nostre aspettative e sulla capacità di realizzare i nostri sogni e desideri nonostante le pause di arresto che capitano nella vita.
Un'altra ragione per cui questa canzone divenne un brano senza tempo credo sia dovuta al fatto che si trattava di un "lento" facilmente ballabile da tutti (persino da me:-)) durante la cui esecuzione era bello stringere la ragazza che ballava con te e lasciarsi trasportare mentalmente.
Non buffo, ma mi sembra incredibile e mi vengono davvero i brividi pensando che proprio sabato scorso stavo riascoltando questo brano mentre guidavo l'auto e mentalmente facevo le considerazioni che ho appena scritto.
Mi chiedevo se fosse il caso di mettere nero su bianco riguardo qualcosa che forse non interessava a nessuno, ma che sentivo essere emozioni profonde a me appartenute.
Un paio di ore fa di oggi, 26 gennaio 2015, ho appreso con stupore e dispiacere della morte di Demis Roussos, avvenuta nella notte tra sabato e domenica, per cui mi sono sentito " obbligato", anche se fatto con estremo piacere, dedicargli un tributo personale, a quello che probabilmente è stato il suo successo discografico più clamoroso, una musica, una poesia, una melodia che, sono certo, non moriranno mai.
iciosuez.giovani.it
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Grazia
commento inviato 8 anni fa
Questo fantastico brano musicale mi riporta a emozioni lontane nel tempo che ritornano con prepotenza, agli indimenticabili anni '60, alla mia giovinezza, riscopro il grande Demis Roussos con la sua voce calda, sensuale dalla ricca estensione che lo rende un po' cantore orientale e un po' graffiante rock, per questo da ragazzina mi affascinava, e anche
adesso
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Alef
commento inviato 9 anni fa
"...he gives me day give me hope and a little dream too"... Nella speranza di un piccolo sogno che ognuno porta in se come il sorgere del giorno nuovo. Mi piace molto anche la cover che ne ha fatto Battiato.
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Javier Zanetti Forever Ls
commento inviato 9 anni fa
Questa musica mi fa venire i brividi.
Bellissima!
Insieme a "Rain and Tears" e' la più bella di questo gruppo greco.
La voce di Demis Roussos e' inimitabile.
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Ermando
commento inviato 10 anni fa
E' una canzone che ascoltgo sempre con grande piacere. Purtroppo con tanta nostalgia della mia gioventù...
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Stefano
commento inviato 11 anni fa
Con questa musica magica si ballavano strepitosi lenti e l'adolesceza lasciava il posto a qualcosa di molto più interessante.....le ragazze
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Danyso
commento inviato 8 anni fa
Grazie Alexandre il tuo traducione. I put that as subtitle in my video. https://www.youtube.com/watch?v=SYlM_FiE7O4
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Alisella
commento inviato 8 anni fa
e' un brano musicale che mi da sensazioni fortissime! Ho sempre ammirato gli Aphrodite Child e nonostante gli anni trascorsi continuo ad amarli come una volta!
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Maritassero
commento inviato 10 anni fa
Certo che l'avevo sentita questa canzone quando avevo 12 anni ma ora l'ho riscoperta e si attaglia alla mia vita. E' fantastica, semplicemnete fantastica...Lello, la senti anche tu?!!!!
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Franca
commento inviato 10 anni fa
Molte volte ci si sente persi... immersi nella solitudine poi, una speranza ci tiene ancora legati alla vita.... la amo molto
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Alessandro Vittoriosi
commento inviato 10 anni fa
E' Stupenda e mi ricorda la mia infanzia quando la suonavano e la cantavano i miei fratelli nel garage di famiglia
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Catia
commento inviato 11 anni fa
A me molto,mi stupisco che non ci siano commenti..descrive la solitudine che affligge il mondo contemporaneo =)
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Quando uscì It's Five o'Clock ero un ragazzo, cercavo di tradurre il testo della canzone dall'Inglese come esercizio linguistico utile alla materia scolastica stessa.
La fatica, causata da un uso intensivo del vocabolario, diventava un piacere perché il brano era particolarmente famoso e coinvolgente.
La melodia, costruita con assonanze folk greco-mediterranee, contrastava con il pop ed il rock anglosassone ed esprimeva una poesia, forse un po' nostalgica ma, musicalmente parlando, molto intensa.
Nel 1969 Il brano scalò rapidamente la vetta di Hit Parade, la mitica trasmissione radiofonica che veniva trasmessa ogni venerdì (mi pare alle 13.00) per radio da Lelio Luttazzi.
Quando scese dai primi posti della classifica rimase un Cult musicale anche negli anni successivi, perché era una musica senza tempo, merito soprattutto dell'esecuzione del cantante degli Aphrodite's Child, Demis Roussos e del tastierista Vangelis Papathanassiou, un "mostro sacro" del quale, a titolo di esempio, si può ricordare il tema principale del film "Momenti di gloria".
Il testo, cantato in Inglese per poter essere facilmente comprensibile a tutti, racconta dell'introspezione mentale di un uomo che si specchia nel vetro di una finestra, che fatica a riconoscere se stesso e che cammina da solo alle 5 del mattino per le strade di una città deserta alla ricerca di nuove speranze e di sogni da realizzare.
E' un bilancio della vita che, una volta tradotto il testo, mi fece riflettere molte volte sulla finalità della nostra esistenza, sulle nostre aspettative e sulla capacità di realizzare i nostri sogni e desideri nonostante le pause di arresto che capitano nella vita.
Un'altra ragione per cui questa canzone divenne un brano senza tempo credo sia dovuta al fatto che si trattava di un "lento" facilmente ballabile da tutti (persino da me:-)) durante la cui esecuzione era bello stringere la ragazza che ballava con te e lasciarsi trasportare mentalmente.
Non buffo, ma mi sembra incredibile e mi vengono davvero i brividi pensando che proprio sabato scorso stavo riascoltando questo brano mentre guidavo l'auto e mentalmente facevo le considerazioni che ho appena scritto.
Mi chiedevo se fosse il caso di mettere nero su bianco riguardo qualcosa che forse non interessava a nessuno, ma che sentivo essere emozioni profonde a me appartenute.
Un paio di ore fa di oggi, 26 gennaio 2015, ho appreso con stupore e dispiacere della morte di Demis Roussos, avvenuta nella notte tra sabato e domenica, per cui mi sono sentito " obbligato", anche se fatto con estremo piacere, dedicargli un tributo personale, a quello che probabilmente è stato il suo successo discografico più clamoroso, una musica, una poesia, una melodia che, sono certo, non moriranno mai.
iciosuez.giovani.it ↩ Rispondi
adesso ↩ Rispondi
Bellissima!
Insieme a "Rain and Tears" e' la più bella di questo gruppo greco.
La voce di Demis Roussos e' inimitabile. ↩ Rispondi