La
Premiata Forneria Marconi, nota anche come
PFM, è un gruppo musicale rock progressivo italiano che ha avuto grande popolarità negli anni settanta, sia in Italia sia a livello internazionale (in Gran Bretagna, nel Nord America, ma anche in Giappone). Tra i gruppi italiani
progressive di quel periodo (Banco del Mutuo Soccorso, Stormy Six, Osanna, acqua Fragile, The Trip, Goblin, Area, Perigeo, Le Orme, Opus Avantra, New Trolls), è stato, insieme anche ai Pooh e agli Area, uno dei pochi gruppi italiani ad avere successo dentro e fuori i confini nazionali. Musicalmente imparentata con gruppi come i Genesis, la parte progressive dei Pink Floyd o i primi King Crimson. Inoltre ha saputo evolvere il proprio stile anche nei decenni successivi grazie anche alle notevoli doti tecniche dei suoi componenti.
Storia
I Quelli
La Premiata Forneria Marconi è a tutti gli effetti l'evoluzione musicale e artistica de I Quelli, un gruppo che nella seconda metà degli anni sessanta, si era fatto conoscere nell'ambiente della discografia italiana per la qualità, la preparazione e la tecnica strumentale dei suoi componenti. Il batterista Franz Di Cioccio, il chitarrista Franco Mussida, il tastierista Flavio Premoli e il bassista Giorgio "Fico" Piazza, componenti portanti del gruppo, erano tra i più richiesti musicisti di sala italiani: incidevano per Mina, Lucio Battisti, Fabrizio De André e tanti altri.
Furono proprio le loro doti tecniche a permettere ai componenti del gruppo di diventare qualcosa di più di
session men di lusso. Alla fine degli anni sessanta il rock si stava evolvendo in nuove forme attingendo da quasi tutti gli altri generi musicali. Il rock progressivo, che stava muovendo i primi significativi passi soprattutto in Inghilterra, richiedeva grandi doti strumentali e tecniche. Iniziavano ad imporsi gruppi formati da strumentisti eccellenti, molti dei quali diventeranno i maggiori virtuosi della storia del rock.
Il nuovo genere, ricco di accenti classici, folk, jazz, ecc., si dimostrò ideale per i componenti de I Quelli. Era l'idea, caposaldo del
progressive, di comunicare principalmente con gli strumenti, proprio perché l'evoluzione della tecnica strumentale rock permetteva di allargare l'orizzonte musicale dallo schema della canzone a quello del movimento, della suite o, addirittura, della sinfonia e dell'opera.
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