Tutti i testi di Giorgio Gaber con traduzione

Affettuosamente chiamato "il Signor G" dai suoi estimatori. È stato anche un chitarrista di vaglia, tra i primi interpreti del rock and roll in italiano (tra il 1958 e il 1960). Molto apprezzate sono state anche le sue performance come autore ed attore teatrale; è stato iniziatore, assieme a Sandro Luporini, del 'genere' del teatro canzone. A Giorgio Gaber è dedicato il rinnovato auditorium sotterraneo del Grattacielo Pirelli, a Milano.

Biografia

Gli esordi

Nasce a Milano in via Londonio 28 da una famiglia piccolo-borghese; i genitori (madre veneta e padre triestino) si sono conosciuti e sposati in Veneto . Successivamente si sono trasferiti in Lombardia in cerca di fortuna. Il padre Guido fa l'impiegato, la madre è casalinga; il fratello Marcello, più grande di sette anni, compie gli studi di geometra e suona la chitarra. Lo stato di salute di Giorgio è cagionevole: durante l'infanzia si ammala più volte. Un brutto infortunio al braccio sinistro (che gli procura una lieve paralisi alla mano), occorsogli verso gli otto-nove anni, gli impone un'attività costante ai fini della rieducazione motoria: considerato che il fratello maggiore suona la chitarra, anche Giorgio impara a suonarla. L'idea dà buoni risultati, sia sotto il profilo medico che sotto quello artistico. Da adulto, Gaber dirà: ?Tutta la mia carriera nasce da questa malattia?. I suoi chitarristi modello sono i jazzisti americani: Barney Kessel, Tal Farlow, Billy Bauer. Gaber, da adolescente, non pensa ancora a cantare: è essenzialmente uno strumentista. Vive la musica come momento di divertimento, di svago, essendo la sua attività principale quella di studente. Cerca di imparare anche dai musicisti italiani: a Milano può ascoltare dal vivo Franco Cerri, che si esibisce alla Taverna Messicana. La sua carriera da chitarrista inizia nel gruppo di Ghigo Agosti «Ghigo e gli arrabbiati», formazione che nasce all'Hot Club di Milano; ed esordisce al festival jazz del 1954. Non si fa ancora chiamare ?Gaber?: si presenta al pubblico con il suo vero cognome, Gaberscik. Dopo due anni di serate, tra musica leggera (per guadagnare) e jazz (per passione) entra nei Rock Boys, il gruppo di Adriano Celentano, in cui al pianoforte suona Enzo Jannacci. Nel 1957 il gruppo compare in televisione nella trasmissione abbinata alla Lotteria Italia Voci e volti della fortuna. Conosce in questo periodo Luigi Tenco, trasferitosi a Milano da Genova. Con lui forma il suo primo gruppo, così composto: Jannacci al pianoforte, Tenco e Paolo Tomelleri al sax, Gaber e Gianfranco Reverberi alla chitarra. I Rocky Mountains Old Times Stompers» (questo il nome completo del gruppo) si esibiscono nel celebre club milanese Santa Tecla. Gaber e Tenco compongono insieme alcuni brani, sviluppando parallelamente un'intensa amicizia. Tra il 1957 e il 1958 Gaber, Tenco, Jannacci, Tomelleri e Reverberi partecipano ad una tournée di Adriano Celentano in Germania. Nel 1958, a 19 anni Gaber si diploma ragioniere. In estate parte per Genova, dove trascorre la stagione estiva suonando nei locali in un trio basso-chitarra-pianoforte con Tenco. Per la prima volta sperimenta le sue doti di cantante. In autunno si iscrive all'Università Bocconi di Milano, mantenendosi gli studi con il lavoro da chitarrista e cantante dei «Rocky Mountains» al Santa Tecla. Viene notato da Nanni Ricordi, direttore artistico dell'omonima casa editrice musicale, che lo invita ad un provino. Gaber comincia la carriera da solista, con l'incisione per la neonata Dischi Ricordi, branca della storica casa editrice musicale per la musica leggera, di quattro canzoni, due originali in italiano: Ciao ti dirò (rock) e Da te era bello restar (lento), e due successi americani: Be-Bop-A-Lula|Be-bop-a-lula e Love Me Forever. Sull'etichetta del 45 giri si legge: «Giorgio Gaber e la sua Rolling Crew». Per la prima volta appare il suo nome d'arte. Firmata da Giorgio Calabrese e Gianfranco Reverberi Ciao ti dirò è uno dei primi brani rock in italiano; Gaber non fu accompagnato dal suo gruppo, ma da musicisti già sotto contratto per la Ricordi, tra cui Franco Cerri alla chitarra e Gianni Basso al sassofono, entrambi jazzisti. Il primo disco frutterà a Gaber un'apparizione in tv alla trasmissione Il Musichiere condotto da Mario Riva (1959). Nella primavera del 1959 Gaber partecipa, con tutti i nuovi artisti del momento ? tra cui Mina, Celentano e Little Tony ? a una serata rock al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Nello stesso anno forma con Enzo Jannacci un duo, I Due Corsari, che debutta con il 45 giri 24 ore/Ehi! Stella. La formazione incide altri 45 giri: Una fetta di limone (1960) è uno dei loro maggiori successi. Alla fine del 1959 Gaber si iscrive alla SIAE, come melodista e paroliere.

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Alessandro67 commento inviato 9 anni fa Gaber è uno dei maggiori rappresentanti della musica italiana che ha saputo cambiare, pur restando sempre se stesso. Cantante rock & roll agli esordi nei primi anni 60 assieme a Celentano per poi arrivare al "teatro canzone e alla musica "impegnata" degli anni 70 Questo senza mai perdere la sua ironia che trapela in molte canzoni da goganga a com'è bella la città, shampoo fino all'ultimo successo destra-sinistra. Rispondi